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Channel: Susanna Cenni » Etica e politica
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NL46 – #dareilgiustoordineallecose

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Di norma. approfitto dei giorni di festa per staccare la spina, cucinare per amici e familiari, dedicare tempo alle persone a cui voglio bene, e rimettere in ordine le mie carte, l’armadio, la cucina.
Mi dà la sensazione di cominciare l’anno con le priorità giuste, focalizzando le cose importanti che vanno subito affrontate, e magari mettendo in un cassetto quelle secondarie. Spostare qualche mobile. Trovare un #giustoordine.
Ecco, anche per la politica guardo all’anno nuovo un po’ con questa esigenza. Il 2014 è stato un anno denso, complicato. Abbiamo avuto passaggi traumatici, ma anche un nuovo inizio. [leggi tutto]

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News 1 – biodiversità. Abbiamo una legge

Il 18 dicembre scorso la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, che ho presentato come prima firmataria. E’ una buona notizia e un successo che va ascritto al Partito democratico, che ha condiviso e supportato la legge, ma poi pressoché a tutte le forze politiche presenti in Parlamento i cui esponenti hanno saputo comprendere l’importanza di dotare il nostro Paese di un sistema di norme capace di riconoscere, proteggere, recuperare, organizzare e mettere a sistema la biodiversità agricola e alimentare. Io credo che l’agricoltura e il cibo abbiamo delle potenzialità sulle quali dobbiamo credere fino in fondo. Per l’Italia investire in biodiversità è una condizione necessaria di competitività nel mondo globale, ma anche la possibilità di salvaguardare, difendere e creare sistemi economici locali attorno al valore del cibo.

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News 2 -  #InAula Via libera alla Legge di Stabilità 2015

La Camera dei Deputati ha approvato, in terza lettura, la Legge di Stabilità 2015. Buone cose, ma anche qualche pasticcio, come la vicenda delle Province, che approfondisco in un’altra news e che mi auguro possa essere aggiustata. Complessivamente, gli interventi previsti dalla manovra ammontano a circa 32,4 miliardi di euro per il primo anno, a 45,8 miliardi nel 2016 e a 46,3 miliardi nel 2017. L’ammontare per il 2015 era di 36,2 miliardi prima dell’intervento correttivo del Governo in seguito alle osservazioni formulate dalla Commissione europea il 22 ottobre scorso. Si ha così un miglioramento di 4,5 miliardi dell’indebitamento netto, programmato per il 2015 al 2,6 per cento del Pil contro il 2,9 per cento iniziale. A copertura delle misure espansive, la manovra reperisce nuove risorse per circa 26,5 miliardi di euro nel 2015, di cui oltre 16 miliardi tramite riduzione della spesa e circa 10 miliardi da aumenti delle entrate.

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News 3 – #Province quel pasticciaccio brutto della riforma delle Province

I giorni delle festività natalizie sono stati per migliaia di dipendenti delle Province, giorni di mobilitazione, di protesta, di occupazioni. La posta in gioco era, ed è la tutela del posto di lavoro e la garanzia di mantenere servizi essenziali ai cittadini. Servizi che, oggi, sono a rischio in virtù del riordino delle amministrazioni provinciali messo in atto dal Governo.Nell’ambito dell’approvazione della Legge di Stabilità l’esecutivo ha approvato due ordini del giorno relativi alla riforma delle Province: uno presentato da me, che chiede di porre in essere ogni atto necessario per la tutela dei dipendenti attualmente in ruolo presso le province, di assicurare condizioni certe per garantire totale assorbimento delle posizioni “sovrannumerarie”, a monitorare gli effetti prodotti dalla norma al fine di evitare che le misure previste a decorrere dal comma 428 della legge, non consentano una piena tutela dei lavoratori”. Il secondo, presentato da Tea Albini, e che ho sottoscritto, che impegna ad accelerare il processo di riordino, a verificare l’effettiva sostenibilità del contributo ad oggi previsto per le province, ad eliminare le sanzioni a carico delle province non adempienti al patto di stabilità, a garantire le risorse necessarie a coprire il costo del personale precario oggi in forza nelle province e nelle città a metropolitane. Spero che possano essere utili dai prossimi giorni, quando si terranno i tavoli per gestire i primi passaggi.

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News 4 – #TerrediSiena. L’Enoteca non deve morire.

Nei giorni scorsi ho condiviso e firmato l’appello lanciato dal collega Flavio Tattarini, dal senatore Riccardo Margheriti e da Pasquale Di Lena, promotore Città del Vino, Città dell’Olio. In sintonia con questo obiettivo, la scorsa settimana, d’accordo con i soci pubblici, ho depositato un’interrogazione a risposta urgente chiedendo al Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, di accelerare tutte le procedure per far fronte ai crediti che l’ente vanta nei confronti del Mipaaf e quali siano gli strumenti che il governo intende mettere in campo a sostegno dell’Enoteca. Sono stati compiuti errori pesanti in questi anni recenti, ma non è accettabile che a pagare siano, i dipendenti dell’ente che, dopo anni di cassa integrazione, stanno vivendo il dramma della perdita del lavoro. Continuo a credere che sia sbagliato cancellare un Ente come Enoteca, non solo per la sua storia, ma soprattutto per le potenzialità che potrebbe ancora avere per lo sviluppo e la valorizzazione  del vino e dell’agroalimentare. Enoteca potrebbe ancora essere veicolo e simbolo  del Made in Italy.[leggi tutto]

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News 5 – #noteamargine. Un gruppo interparlamentare per la Francigena.

Sostenere le tante iniziative che vengono realizzate lungo il percorso francigeno per sviluppare i servizi turistici e culturali a beneficio dei molti pellegrini/camminatori e per valorizzare l’itinerario all’interno dei diversi territori. E’ questo l’obiettivo dell’intergruppo Parlamentare “Via Francigena” promosso da me, dall’onorevole Alessandra Terrosi, da Giuseppe Romanini e dalla senatrice Laura Cantini, insieme a 37 deputati e senatori di diversi orientamenti politici. Tra di loro anche l’altro deputato democratico senese, Luigi Dallai, primo firmatario di una proposta di legge sul tema. Un’iniziativa significativa che nasce anche dall’importante esperienza della Regione Toscana che, come altre Regioni, ha puntato molto sull’itinerario francigeno per proporre uno sviluppo turistico culturale sostenibile dei territori. Toscana che più di altre Regioni ha saputo portare a compimento i progetti necessari in modo coordinato tra le diverse realtà. Ora è necessario riprendere la progettualità e mantenere un rapporto di interscambio costante con il Ministro Franceschini che si è dimostrato molto sensibile nei confronti di questo tema.


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